Come raccontato al termine della scorsa puntata, la giornata di oggi doveva essere dedicata al tour al Kings Canyon, ma a causa delle forti piogge verificatesi in quella zona, il tour è saltato. Decidiamo quindi che la giornata di oggi la passeremo esplorando autonomamente l’Ayers Rock Resort e l’Outback nei suoi dintorni, ritagliandoci qualche momento di relax nella piscina del nostro hotel. D’altronde siamo circa a metà viaggio e abbiamo camminato moltissimo: abbiamo bisogno di un po’ di riposo.
La prima tappa di oggi è lo shopping center dell’Ayers Rock Resort, dove si trovano diversi negozi di souvenirs, un centro culturale, alcuni cafes, un supermarket, ed un’area ombreggiata dove poter sostare ed eventualmente socializzare.
Scesi dalla fermata del bus che – come servizio gratuito a tutti gli ospiti degli hotel del Resort – ci ha prelevato proprio di fronte al nostro Pioneer Outback Hotel, notiamo un altro tour operator chiamato Groovy Grape Tours, l’unico altro tour operator che abbiamo avuto modo di notare durante la nostra permanenza, oltre ad AAT Kings. Questo però sembra essere più economico, con un bus molto meno capiente e scomodo (ci ricorda quello che abbiamo preso a Melbourne per il nostro tour ai Dodici Apostoli e alla Great Ocean Road).
Proprio accanto all’ingresso dell’Ayers Rock Resort notiamo una postazione con alcune donne e bambini aborigeni: le prime sono occupate a dipingere illustrazioni tipiche della loro cultura, rappresentanti scene naturali o animali, mentre i bambini giocano sul prato.
Notiamo che le loro creazioni sono del tutto simili a quelle che abbiamo già acquistato al Victoria Market di Melbourne… ma queste sono più grandi…
Questa è la piazzetta dell’Ayers Rock Resort, dove i turisti possono sostare senza problemi (non ci sarà nessun cameriere che verrà a chiedervi di ordinare qualcosa per poter restare seduti)
Ovviamente non c’è molta gente, è mattina e tutti i turisti sono a fare le escursioni ed i tour programmati… tutti tranne noi e pochi altri.
Terminato il nostro giro di perlustrazione nell’area civilizzata di questa parte dell’Outback, decidiamo di tornare in hotel a piedi, effettuando qualche “fuori strada” sulla terra rossa, seguendo dei sentieri, così possiamo ammirare ancora per un pò la grande montagna di Uluru e scattare qualche foto senza fretta.
Torniamo quindi in hotel e facciamo un giro nella struttura che, come dicevo in una puntata precedente, è un “albergo diffuso”, caratterizzato da una serie di prefabbricati ognuno adibito a specifiche funzioni.
Così scopriamo che c’è un’area con alloggi per backpackers, con bagno in comune, docce condivise, uno shop, ed anche una stanza lavanderia…
decidiamo quindi di utilizzare quest’ultimo servizio: chiediamo alla reception i gettoni sia per utilizzare la lavatrice sia per l’aciugatrice, e procediamo: le operazioni sono spiegate sufficientemente bene e non è troppo complicato. in una mezz’ora riusciamo quindi a fare un ciclo di lavaggi e riempire di nuovo le valigie di panni puliti.
Ecco altre foto del servizio di lavatrice / asciugatrice all’Ayers Rock Resort, da come abbiamo capito il nostro hotel è uno dei pochi ad averlo a disposizione degli ospiti. Sono necessari 4 dollari per un ciclo di lavaggio, altrettanti per uno di aciugatura.
Abbiamo pensato di aggiungere queste poche righe perchè in un viaggio lungo come quello in Australia avere la possibilità di lavare i propri vestiti può essere utile e molti come noi potrebbero essere nella stessa situazione. Una cosa: ricordate che se siete anche in un altro hotel dell’Ayers Rock Resort che non dispone di questo servizio, potete usufruire di quello del Pioneer Outback Hotel, dal momento che alla reception nessuno ci ha chiesto il numero della nostra stanza e quindi saremmo potuti essere ospiti di un’altra struttura.
Terminate tutte le nostre faccende, ci dedichiamo al completo relax nella piscina del nostro hotel, approfittando del fatto che la maggior parte degli ospiti sono ancora impegnati nei tour.
Decidiamo di andare a mangiare presto: nell’Outback Pioneer Hotel c’è un ristorante che prepara hamburger e pizze e decidiamo di fermarci qui.
Il cibo è buono e viene preparato al momento, io prendo un Chicken Wrap Combo, servito con patatine fritte, ed una birra: la sistemazione è più simile ad un fast food, ma siamo nell’Outback… qui non si fa troppo i raffinati! 🙂
Dopo cena decidiamo di tornare di nuovo ad osservare il panorama: proprio di fronte al nostro hotel, attraversata la strada c’è un piccolo sentiero in terra che porta ad un’area da cui è possibile vedere i dintorni da una posizione sopraelevata.
Sta tramontando ed è una grande occasione per per noi per ammirare ancora una volta Uluru e verificare se, come abbiamo letto, questa montagna assume colori diversi a seconda dell’orario e della posizione del sole.
Nel silenzio dell’Outback ci prende un po’ di malinconia: nonostante ci attende ancora un tour, domani lasceremo questo posto meraviglioso ed affascinante, col rammarico non averlo potuto esplorare a fondo.
La notte non ha ancora avvolto questo territorio, ma già torniamo verso l’hotel: dobbiamo preparare le valigie stasera e cercare di riposare il più possibile perchè domani dovremo svegliarci prestissimo (appuntamento alle ore 4.35 di fronte al nostro hotel, sempre che non ci siano ulteriori problemi!) per il tour proprio ad Uluru, che si preannuncia faticoso, ed al ritorno dovremo correre in aeroporto per il volo verso Cairns.
Insomma oggi ci siamo riposati, ma domani ci aspetta una giornata intensa. Seguiteci nella prossima puntata del nostro viaggio in Australia, alla visita di Uluru…
Leave a Reply