Vedremo in questa tappa del nostro viaggio in Australia il nostro arrivo e primo giorno a Melbourne, ma soprattutto vi racconteremo del tour alla Great Ocean Road ed i Dodici Apostoli. Ma partiamo dall’inizio…
Il volo Jetstar da Adelaide a Melbourne dura poco, d’altronde queste due città non sono molto distanti tra loro.
Usciamo subito fuori dall’aeroporto e troviamo il chiosco dello Skybus, il bus che connette l’aeroporto Tullamarine con il centro di Melbourne (CBD).
I mezzi della Skybus sono facilmente riconoscibili per il loro colore rosso acceso, per il logo bianco ben visibile su ogni lato. L’autobus non è molto pieno e ha degli spazi per poter collocare le valigie più ingombranti.
Il costo del biglietto è piuttosto alto, 18 dollari a persona per il biglietto di sola andata e per una corsa di circa 20 / 30 minuti, ma è comunque la soluzione più economica e comunque confortevole.
A quell’ora non troviamo molto traffico ed arriviamo a destinazione senza rallentamenti.
L’autobus ci lascia alla Stazione Centrale di Melbourne, in pieno centro: raggiungiamo il nostro hotel – l’Adina Apartment Hotel Melbourne, all’inizio di Flinders Street – in 10 minuti. Tempo per fare checkin, e andiamo in strada per una prima perlustrazione di Melbourne e per mangiare qualcosa perchè ormai sono le 18.30.
Torniamo in hotel presto, perchè la mattina dopo dobbiamo svegliarci presto.
Eccoci al nostro primo giorno a Melbourne: stamattina abbiamo il tour alla Great Ocean Road ed ai Dodici Apostoli. La partenza del tour è fissato alle 7.15 proprio di fronte agli uffici del tour operator, l’Otway Discovery Tour /BunYip, che fortunatamente si trova proprio in Fliders Street, a 30 metri dal nostro hotel. Gli uffici alle 7.00 sono già aperti, entriamo per effettuare la registrazione ed usciamo in attesa dell’arrivo del nostro bus.
Purtoppo troviamo qualche problema organizzativo della Otway: non c’è solo il nostro tour, ma molti altri per altre destinazioni che partono più o meno nello stesso orario e dallo stesso punto.
Non ci sono banchine per l’attesa o per il parcheggio dei bus, quindi tutti i viaggiatori attendono sul marciapiede, i bus accostano sul bordo della strada ed il driver/guida esce urlando la destinazione del proprio tour, nella speranza che tutti gli interessati salgano sul bus giusto.
Gli autobus non sono molto grandi, credo circa di 15 posti e probabilmente non troppo recenti. Da notare che il nostro tour l’abbiamo acquistato sul sito della Otway, mentre il bus riportava il logo Bunyip.
Qui potete vedere un momento dell’attesa: il negozio dietro di me è quello dove si trovano gli uffici della Otway, in effetti non c’è un logo sui cartelli esterni e potreste essere tratti in inganno. Il logo si trova all’interno.
Finalmente il nostro bus arriva, anche se con un bel ritardo di almeno mezz’ora, saliamo a bordo (il bus è pieno) e possiamo partire.
Dopo circa tre quarti d’ora si viaggio arriviamo all’inizio della Great Ocean Road. La prima sosta consiste in questa spiaggia dove restiamo per un pò, ma purtroppo inizia a piovere, non c’è molto da fare.. dopo circa 10 minuti torniamo verso il pullman per proseguire il viaggio…
…ma prima di tornare a bordo una veloce foto al cartello “storico” della Great Ocean Road, facendo molta attenzione perchè siamo proprio in mezzo alla strada (anche se non sembra).
Il tempo migliora, e facciamo tappa all’Apollo Bay, una piccola spiaggia molto carina dove possiamo osservare alcuni surfers, mentre la nostra guida prepara una piccola colazione con biscotti, merendine e qulcosa da bere, in un piccolo parco su una collina da cui poter vedere la spiaggia dall’alto.
Dopo esserci rifocillati, proseguiamo il nostro tour sulla Great Ocean Road ammirando i paesaggi che si susseguono. Peccato che il viaggio sia lungo e non possiamo fermarci… ci sarebbero stati almeno un paio di spiagge stupende e delle quali non abbiamo nemmeno potuto scattare qualche foto per mostrarvele. Ci fermiamo quindi in un parco pubblico per sgranchirci le gambe e per avvistare animali.
In realtà non fatichiamo a trovarne, questo è un luogo molto turistico ed è pieno di persone: gli animali lo sanno ed infatti ne è pieno, un pò come piazza San Marco di Venezia. Ecco allora pappagalli variopinti che senza alcun problema salgono sulle mani o in testa alle persone, alla ricerca di qualche semino da beccare.
Ecco una coppia di pappagalli piuttosto grassottelli alla ricerca di qualcosa da mangiare e che non hanno alcun problema ad avvicinarsi alle persone.
In questo parco abbiamo circa mezz’ora e, mentre alcuni del nostro gruppo decidono di restare vicino al parcheggio ed al bar, noi proviamo ad addentrarci in qualche sentiero meno frequentato per cercare qualcos’altro… ed ecco che facciamo un nuovo incontro con un classico Koala appisolato su un albero.
Torniamo sulla strada: il posto seguente è il Faro di Cape Otway, dove ci attende anche il pranzo. I Dodici Apostoli sono infatti piuttosto lontani e per raggiungerli è necessario fare molta strada. Siamo quindi a metà giornata…
Qui in cima alla collina fa un gran freddo, ma il fastidio peggiore in assoluto è dato dalle mosche, ce ne sono a decine che ci svolazzano attorno senza soluzione di continuità. Chi se l’aspettava? 😛
Insomma, fa freddo, ci sono le mosche e il mangiare non ha un bell’aspetto (oltretutto abbiamo visto come viene servito il cibo e dove viene tenuto, e le condizioni igieniche non ci sembrano eccezionali). Il “ristorante” non ha posti disponibili dentro, quindi dobbiamo accomodarci fuori… giusto qualche boccone veloce, e dal momento che abbiamo un pò di tempo a disposizione ci alziamo per esplorare l’area.
Il faro di Cape Otway si trova proprio sopra ad un promontorio panoramico, saliamo in cima per amirare il panorama, ma le nuvole e la pioggia “all’inglese” non consentono di avere una buona visibilità. Il posto è carino, ed ha anche una valenza storica, ma a livello di visita non desta particolare interesse.
Torniamo a bordo e finalmente ci dirigiamo verso la tappa più attesa, i Dodici Apostoli. Dobbiamo viaggiare oltre un’ora per raggiungerli e finalmente arriviamo a destinazione. Qui una “mappa” nel parcheggio mostra come è strutturata l’area.
Sulla strada per raggiungere la vista panoramica non possiamo non notare i cartelli che ci avvisano sulla possibile presenza di serpenti e di non abbandonare il sentiero.
Eccoci quindi all’ingresso “ufficiale2 del Port Campbell National Park, dove si trovano le meraviglie della natura chiamate Dodici Apostoli, anche se ormai oggi ne rimangono in piedi solo otto.
I turisti sono moltissimi (il parcheggio era pieno di pullman), e per arrivare sulla scogliera e vedere il panorama dobbiamo attraversare una struttura di legno con un percorso prestabilito.
Di tanto in tanto sono presenti delle “aree di sosta” panoramiche, dove chi vuole può fermarsi ad ammirare questo spettacolo naturale e fare qualche foto ricordo.
Anche noi ovviamente non ci esimiamo da questa pratica, immortalando i Dodici Apostoli più e più volte.
Peccato che il tempo non ci abbia assistito e che fosse prevalentemente nuvoloso.
Il tempo è tiranno e dobbiamo proseguire la nostra visita, spostandoci lì vicino, verso l’Island Archway, un altro luogo stupendo che si trova nel Port Campbell National Park.
Nello spostamento non possiamo fare a meno di scattare qualche altra foto, mentre Merilda osserva incantata questi angoli del Mondo. In questa foto potete vedere l’attuale Island Archway, crollato qualche anno fa…
Il sentiero che percorriamo sul Razorback apre la vista a scenari spettacolari: peccato non poter arrivare in alcun modo in quelle grotte…
Mano a mano il sentiero inizia a scendere: ci dirigendo verso una spiaggia quasi completamente chiusa da queste due lingue di terra.
Iniziamo a vedere la spiaggia, ed un mare blu cobalto che ispirerebbe un bagno.
Scendiamo ancora ed il sentiero di legno e metallo ci lascia direttamente sulla spiaggia.
Lo spettacolo è stupendo, queste pareti saranno alte 20 o 30 metri… nonostante questo, il vento è molto forte e fa anche freddo (nonostante questa foto con molte persone di pantaloncini e tshirt dicano il contrario)
Il nostro autista/guida ci richiama: il tempo della visita è terminato ed è tempo di tornare a Melbourne. La spiaggia si svuota velocemente: noi ne approfittiamo per fare qualche ultima foto a questi bellissimi scenari.
Ci rimettiamo in marcia verso le 17.00, percorrendo una strada a scorrimento veloce e meno panoramica. Per strada l’autista si ferma ad un Mcdonald’s, in modo che chi vuole può rifocillarsi o andare alla toilette. Arriviamo a Melbourne verso le 20.00.
Cosa dire di questa giornata e di questo Tour sulla Great Ocean Road e ai Dodici Apostoli? Sicuramente i 12 Apostoli sono uno spettacolo che non potete perdervi, purtroppo sono molto distanti da Melbourne e probabilmente i tour operator, per vendere un tour giornaliero, cercano di allungarlo con altre destinazioni che, a nostro modo di vedere, non sono molto interessanti. Inoltre, tra una tappa e l’altra c’è molta strada e i paesaggi sono piuttosto noiosi.
Qualche informazioni a proposito del Tour Operator: siamo sinceri, abbiamo scelto Otway / Bunyip perchè costava meno dei concorrenti. Tuttavia, la qualità del veicolo è davvero bassa, è vecchio e non ha i poggiatesta, cosa che sarà un problema se vorrete addormentarvi durante il tragitto ( mi è capitato durante il ritorno ed al risveglio avevo un gran mal di collo!). E non è il primo tour che facciamo in van da 8-10 posti, anzi ne abbiamo fatti molti, in diverse parti del mondo e facendo spostamenti anche di diverse ore. Anche il pranzo non l’abbiamo trovato buono. In definitiva, se non vi fate molti problemi o cercate una soluzione economica in stile “backpackers”, allora questo è l’operatore che fa per voi. Se invece cercate anche la comodità, allora cercate altrove: ci sono molti altri tour operator che da Federation Square (quasi tutti i tour operator più grandi partono da lì) ad un costo superiore vi offriranno comodi pullman granturismo con wifi, cuffie con audioguide preregistrate multi lingua (anche in italiano), e probabilmente un pranzo di qualità migliore. Per quanto riguarda i posti che visiterete, però, quasi certamente saranno gli stessi.
Noi tutto sommato siamo rimasti soddisfatti, ma il viaggio scomodo è stato stancante.
Fortuna che domani è un altro giorno, in cui saremo liberi da impegni già programmati: visiteremo liberamente il centro di Melbourne, tra le strade, i mercati e le vie dello shopping. Se siete interessati, proseguite la lettura del prossimo episodio… 😉
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