La prima tappa del nostro viaggio in Nuova Zelanda ci porta a visitare Christchurch. Arriviamo all’aeroporto internazionale con un volo Emirates da Sydney dopo aver salutato i nostri parenti australiani, e dopo un volo di circa 3 ore.
Effettuiamo le operazioni di sbarco e doganali gli operatori sono molto educati e amichevoli ma si vede che nelle domande cercano di valutare la persona che si trova davanti.
Cambiamo un po’ di soldi in un chiosco subito dopo le operazioni doganali (ad un ottimo tasso di cambio) e finalmente usciamo. Ci dirigiamo verso l’autobus numero 29 e con una piccola spesa ci porterà fino alla stazione degli autobus nel centro di Christchurch in circa 15 – 20 minuti.
Finalmente in Nuova Zelanda!
Ci dirigiamo subito in hotel, il BreakFree on Cashel, per il check-in, lasciare le valigie e darci una rinfrescata.
L’hotel si presenta all’ingresso come un ristorante e pub, in fondo al quale si trova il banco del check-in. Lasciamo i documenti e saliamo in camera, piccola ma sufficientemente arredata di mensole e tavolini necessari per metterci a nostro agio. L’unica sorpresa un po’ negativa è il bagno, davvero molto piccolo (quasi più piccolo di quelli giapponesi!), ma ok dobbiamo fare qui solo due notti, e che sufficientemente pulito e soprattutto ben posizionato nei pressi del centro città.
Non perdere altro tempo e ci buttiamo subito per le vie della città, per il nostro primo giro a Christchurch. il centro non è molto grande e si vede e la maggior parte degli edifici sono stati costruiti (o ristrutturati) di recente.
In molte facciate degli edifici, un po’ per coprirli, un po’ per dare un tocco di modernità e leggerezza a questa città sono dipinti numerosi murales di artisti diversi.
In poco meno di un quarto d’ora siamo già dall’altra parte del Downtown, qui proprio sotto il Bridge of Remembrance (Ponte della Memoria), uno dei monumenti principali della città.
Ci accorgiamo – con grande sorpresa – che molte parti del centro sono ancora in costruzione ( negli ultimi anni è stata colpita due volte del a forti terremoti di quali ha quasi completamente raso al suolo la città): una foto qui sopra possiamo vedere solo un esempio.
Inizia a fare buio e e scende anche il freddo umido: non pensavamo che le temperature scendessero così tanto. Per questo decidiamo di tornare in hotel: stasera mangeremo nel pub dell’hotel stesso perché nei dintorni non riusciamo a trovare un locale aperto.
Una giornata di visite a Christchurch
Il mattino successivo ci alziamo a riposati e scendiamo nel pub per la colazione la scelta è varia è la qualità è buona ci rifocilliamo e siamo pronti per il nostro giro a Christchurch. il nostro programma iniziale prevedeva un tour nelle lande circostanti la città ma alla fine abbiamo deciso di restare in città. Resteremo solo oggi, dal momento che domani ci sposteremo via terra verso Queenstown tramite autobus di linea.
Iniziamo il nostro tour delle attrazioni più importanti di Christchurch e ammiriamo l’opera The Chalice, in pieno centro a cui fa da contraltare la Cattedrale distrutta dal terremoto del 2009 ed ancora pericolante e non visitabile.
Proseguiamo la nostra visita di Christchurch imbattendoci in murales e opere di arredo urbano anche un po’ bizzarre ma divertenti…
Proseguimo il nostro giro e ci immergiamo in New Regent Street, una via con edifici molto bassi e dall’architettura coloniale (per i colori e la tipologia di edifici ci sembra di essere in America centrale. Questa strada non è molto lunga ma è piena di persone dal momento che qui si trovano numerosi bar piccoli ristoranti e gelaterie.
Procedendo verso il parco cittadino veniamo attratti da un brusio di folla: ci avviciniamo e scopriamo il Margaret Mahy Family Playground, praticamente un parco divertimenti all’aperto è gratuito all’interno del parco pieno di giochi di tutti i tipi per i bambini. Oggi è una bella giornata e sembra che tutte le famiglie della città si siano riversate in questo luogo e consentire i bambini di divertirsi.
Da come tutti vanno vestiti e si divertono a piedi nudi sulla sabbia e a schizzarsi l’acqua sembrerebbe di trovarci in una temperatura estiva… Non è vero! Ci saranno 15 gradi noi abbiamo veramente freddo non so come facciamo loro a piedi nudi in mezzo all’acqua! 😎
Da questo parco giochi, entriamo ad Hagley Park, un parco molto più tranquillo, lussureggiante di piante e fiori colorati di tutti i tipi, dove si possono trovare numerose opere della cultura Maori.
Lasciamo Hagley Park e ritorniamo per le vie della città: qui entriamo a visitare l’Earthquake Museum of Christchurch, una piccolo museo dove sono custodite numerose testimonianze del terremoto del 2008 che rase al suolo quasi tutta la città (la visita dura circa un’ora).
Procediamo per l’ANZAC Cemetery, il cimitero delle Forze Armate della Nuova Zelanda e dell’Australia.
Arriviamo quindi alla galleria d’arte di Christchurch, meglio conosciuta come la Te Puna Gallery (in lingua maori): l’ingresso è gratuito e se siete appassionati di arte moderna troverete molti interessanti di artisti neozelandesi e non. Sicuramente vi consigliamo di visitarla: ne vale la pena.
Tra strade poco trafficate e passando attraverso edifici coloniali e dall’architettura inglese, decidiamo di procedere dalla parte opposta del centro cittadino per visitare la Cattedrale del Santissimo Sacramento di Christchurch: sappiamo che non è possibile entrare dentro perché il terremoto l’ha fortemente danneggiata ma vogliamo comunque osservare dall’esterno.
I dintorni di questa cattedrale non sono molto attraenti: la passeggiata di circa mezz’ora si rivela un po’ noiosa, si tratta infatti di un’area residenziale senza negozi e con villette abbastanza piccole e strade larghe.
Dopo la visita di questa cattedrale torniamo indietro verso il centro città, per visitare l’altra cattedrale di Christchurch denominata Cardboard Cathedral, per la caratteristica forma del tetto che sembra essere formato da due carte da gioco. E’ questa, oggi, la Cattedrale principale della città: dal punto di vista architettonico non è minimamente paragonabile alle altre due, ma il suo progetto, la sua forma e i materiali con cui è stata costruita sono stati pensati per poter resistere a i terremoti più forti, piuttosto che all’estetica.
Ormai è sera e decidiamo di fermarci a cena in un ristorante in centro (che avevamo notato nel primo pomeriggio). Poi verso le 22:00 torniamo in hotel dal momento che domani dobbiamo partire per Queenstown.
In partenza per Queenstown
Alle 8.30 puntualissimo parte il nostro pullman per Queenstown, pulito e con sedili abbastanza spaziosi.
Nota positiva: su internet avevamo letto di autisti piuttosto scontrosi e al limite della maleducazione. Non è assolutamente stato il nostro caso: anzi, il nostro autista si è rivelato molto gentile e disponibile, oltre a fornire (tramite microfono) numerosi informazioni sui luoghi che potevamo osservare durante il viaggio.
Nel nostro viaggio in bus da Christchurch verso Queenstown abbiamo la possibilità di fare numerose soste: tre soste lunghe (una per pranzo e altre due per ristoro con negozi per lo shopping) e altre per fare foto (a volte solo un paio di minuti, altre volte anche 5-10 minuti). Tra l’altro abbiamo potuto ammirare stupendi paesaggi come i Canterbury Plans, il lago Pukkaki ed il lago Wanaka.
Arriviamo a Queenstown verso metà pomeriggio, ma per questo vi invitiamo e leggere la seconda parte del nostro reportage dalla Nuova Zelanda…
Leave a Reply