Il nostro secondo giorno in Australia inizia molto presto: alle 6.15 di mattina infatti abbiamo appuntamento nella lobby del nostro Hotel Adabco con l’autista della Sealink, la compagnia che abbiamo scelto per il tour di due giorni a Kangaroo Island.
Poichè a Kangaroo Island restermo una sola notte per poi tornare sempre nell’Hotel Adabco, lasciamo le nostre valigie in hotel e portiamo con noi solo gli zaini con poca roba, in modo da essere più liberi.
Il bus arriva puntualissimo e l’autista ci accoglie a bordo e, come è solito nei tour comprensivi di pick-up e dropo-off, iniziamo il giro dei prinicipali hotel di Adelaide, comunque interessante perché ci consente di vedere molte zone della città ancora dormiente, cosa che ci conferma la nostra impressione, una città giovane, tranquilla, ricca ed in cui si vive decisamente bene e senza stress (almeno all’apparenza).
Il bus è molto confortevole ed i sedili ampi (molto diversi da quelli a cui siamo abituati in Italia), ed il tragitto che ci separa da Cape Jervis passa velocemente, anche perchè siamo ansiosi di ammirare gli scenari che si susseguono; in realtà il panorama non è eccezionale, ma avvicinandoci a destinazione la nostra attenzione viene attirata da un piccolo stormo di pappagalli bianchi che svolazzano per le campagne australiane.
All’arrivo a Cape Jervis l’autista ci consegna i biglietti per il ferry proprio della Sealink e che partirà di lì a poco: la cosa comoda di aver prenotato il tour proprio con loro è che in caso di ritardo del bus per qualunque motivo, si verrà riprotetti e il bus in partenza a Kangaroo Island ci aspetterà.
L’interno del ferry non è modernissimo, ma comunque comodo: sono presenti dei “salottini” a 6 posti ed è disponibile il wifi gratuito, oltre a servizi quali toilette e bar. I turisti sono molti e abbastanza maleducati che tendono ad occupare più posti, quindi il nostro consiglio è di imbarcarvi il prima possibile per trovare un posto disponibile.
Dopo circa un’ora di navigazione, arriviamo a Penneshaw: qui forse le procedure potrebbero essere migliori, perchè al molo (praticamente un parcheggio) ci sono numerosi mezzi tra bus, automobili e minivan e facciamo un po’ fatica a trovare quello nostro, che non è segnalato in alcun modo. Poi dietro ad un altro autobus, poco distante troviamo il nostro bus bianco e blu con ilm logo Sealink, ci sistemiamo sul bus e partiamo per l’inizio del tour.
A differenza di quato avevamo letto online, le strade sono asfaltate per cui ci sembra che non ci siano grossi problemi a viaggiare per Kangaroo Island anche in macchina, eventualmente affittandone una.
Non ci dilungheremo troppo sulla descrizione dei luoghi perchè abbiamo dedicato un post appositamente ai luoghi del nostro tour di due giorni a Kangaroo Island. La prima sosta la facciamo al Clifford’s Honey Farm, una famosa fattoria di Kangaroo Island dove si produce miele.
La fattoria è molto spartana, sembra di essere in qualche film ambientato nel centro degli Stati Uniti…
Veniamo accolti dal personale molto gentile che ci mostra tutte le fasi della raccolta del miele, come vengono trattate le api, quali sono le differenze tra esse e i vari tipi di miele che vengono prodotti: ovviamente il miele all’eucalipto è quello che occupa la maggior parte della loro produzione, dal momento che queste piante sono largamente diffuse in tutta l’isola.
Al termine della visita veniamo accolti nello shop della fattoria dove ‘è la possibilità di assaggiare differenti tipi di miele ed altre tipologie di prodotti basati sul miele… ed ovviamente acquistarli.
Dal momento che tutti ci siamo svegliati molto presto, l’autista (molto professionale e gentile), ci conduce a Vivonne Bay Restaurant per il pranzo e per una ventina di minuti di relax.
Il pranzo è di tipo self service, non c’è molta scelta ma la qualità del cibo buona (salsicce, una specie di insalata russa, patate, ecc). Acqua disponibile gratuitamente.
Anche il dolce ed il caffè è compreso nel pacchetto…
In attesa che gli altri finiscano, usciamo fuori e l’autista ci mostra il nostro primo koala, in cima ad un albero: non l’avremmo mai visto se ce l’avesse moistrato lui… qui abbiamo ingrandito di molto la foto, ma vi assicuro che stava almeno a 15 metri su quell’eucalipto.
Proseguiamo la nostra visita facendo tappa alla Seal Bay…
Qui abbiamo la possiblità di osservare da vicino i leoni marini: l’autobus si ferma sulla strada, ed entriamo nel chiosco della biglietteria per accedere al parco.
Ovviamente il biglietto è incluso nel prezzo, e il nostro autista ci accompagna presentandoci il ranger (il signore con la barba bianca nella foto qui sopra), che sarà la nostra guida per questa breve ma suggestiva visita.
Anche l’autista (qui con la camicia azzurra) ci accompagna probabilmente per supportare il ranger aiutandolo a far rispettare il regolamento e per non far disgregare il gruppo.
Dobbiamo scendere sulla spiaggia ancora nascosta dalla vegetazione, ma già da qui su il paesaggio sembra davvero magnifico.
Nonostante la temperatura sia estiva, c’è un forte vento che viene dal mare abbastanza freddo e fastidioso.
Per raggiungere la spiaggia è stato costruito un passaggio di legno, in modo da consentire ai visitatori di percorrere più agevolmente il percorso ma anche di preservare il più possibile l’ambiente.
Arrivati sulla spiaggia: il ranger si raccomanda di non avvicinarci eccessivamente ai leoni marini, perchè sono mansueti e pacifici, ma se si entra nel loro spazio possono sentirsi minacciati e possono attaccare.
La raccomandazione è dunque quella di restare a non meno di 8 metri da questi animali… in realtà sembrano tutto che spaventati, probabilmente perchè abituati ai gruppi di turisti che arrivano in questa spiaggia a decine per osservarli e scattare foto.
… Appunto… una foto ricordo ce la facciamo fare anche noi… perchè no? 🙂
Gli animali sono la prima cosa che ci attira, d’altronde siamo venuti per questo, ma la spiaggia in sé è davvero molto bella, racchiusa da una serie di scogliere dove di tanto in tanto si possono notare delle foche che nuotano tra le acque.
Purtroppo non si può far molto, il ranger ci chiede di restare vicini (anche per evitare di mischiare di diversi gruppi assieme a noi ce ne sono altri due) quindi non possiamo allontanarci per esplorare l’area, e i leoni marini non fanno molto per attirare la nostra attenzione, piuttosto preferiscono disinteressarsi di noi e poltrire sulla riva.
Ecco qui dall’alto come viene effettuato il tour, con il gruppo che resta abbastanza lontano dai leoni marini che, comunque, restano pur sempre degli animali liberi e privi di un qualunque tipo di barriera o controllo da parte dell’uomo, con tutti i rischi che questo può comportare.
La permanenza sulla spiaggia dura circa 20 minuti, dopodiché ci avviamo nuovamente verso l’ingresso della Seal Bay, dove c’è un piccolo shopping per acquistare qualche souvenir, qualche bevanda.
Ci dirigiamo ora verso la riserva di volatili chiamata Birds of Prey: qui la visita consiste in uno spettacolo con diverse specie di uccelli.
La maggior parte di questi uccelli sono rapaci, gufi, falchi, poiane. I due istruttori, un ragazzo ed una ragazza sono molto competenti e preparati
Con alcuni esemplari viene coinvolto anche il pubblico con piccoli giochi, come in questo caso in cui un gufo viene fatto appollaiare sulle gambe di una turista.
Ovviamente i giochi che richiedono l’interazione del pubblico non sono possibili con gli esemplari più grandi e “aggressivi” (qui un’aquila reale, con un’apertura alare enorme!), si tratta pur sempre di animali che seppur addestrati non sempre reagiscono come vorrebbero gli istruttori, quindi è meglio non esagerare…
Verso la fine dello spettacolo, il pubblico viene invitato a mettersi nei panni degli istruttori, indossando il loro guanto e facendo salire su di esso alcuni esemplari più piccoli per le foto di rito…
Terminato lo spettacolo, il tour prosegue alla volta di Kingscote: sulla strada ci fermiamo a Reeves Point, un punto di osservazione panoramico. La sosta dura una decina di minuti, buoni per sgranchirci le gambe anche perchè francamente non c’è molto d vedere.
Terminata questa visita, ci dirigiamo verso l’ultima attrazione della giornata:
Il Pelican Feeding a Kingscote, proprio sul molo, consente ai molti turisti di ammirare da vicino decine di pellicani che puntuali come un orologio svizzero volano qui ogni giorno per un pasto fugace.
Quando arriviamo ci sono pochi turisti ed altrettanto pochi pellicani, aumentando considerevolmente con l’avvicinarsi dell’orario del pasto / spettacolo…
Questo pellicano si trova proprio sul punto in cui il pescatore posizionerà il pasto… ansioso di poter avere la sua parte della cena a base di pesce.
Che lo spettacolo abbia inizio: ecco il pescatore che arriva con la sua tinozza piena di pesce, attirando tutti i pellicani (ma anche molti gabbiani) che si trovano lì.
Lo spettacolo è abbastanza divertente, forse un po’ troppo lungo (circa mezz’ora), sicuramente lo è per i molti bambini presenti.
Al termine dello spettacolo, veniamo accompagnati al nostro hotel. Il tour che abbiamo prenotato consente di scegliere tra una decina di hotel differenti. Noi abbiamo scelto il Kangaroo Island Seaside Inn a Kingscote, un buon hotel tre stelle. La nostra camera è enorme, con delle ampie vetrate che si affacciano sul mare e sulla strada. Al piano terra l’hotel è provvisto di un risotrante, ma è prenotato da una festa e non possiamo cenare lì. Ci avviamo allora verso il centro per trovare un posto per mangiare e magari fare un po’ di shopping.
D’altronde sono solo le 18.30… purtroppo però i negozi sono già tutti chiusi e non c’è nessuno in giro per chiedere un’informazione.
Fortunatamente di fronte all’hotel Ozone (uno dei più rinomati di Kingscote) c’è il suo Bistro, dove possiamo riposarci e cenare con una bella vista sul mare.
Terminata la cena ci avviamo a piedi verso il nostro hotel, e non possiamo che ammirare il tramonto su una spiaggia di Kangaroo Island
Finalmente arriviamo in hotel, stanchi per una giornata molto lunga ma piena di visite interessanti dove abbiamo iniziato ad immergerci nella natura e ad osservare la fauna che è presente solo in Australia. Il tramonto illumina con colori caldi anche il nostro Kangaroo Island Seaside Inn, e andiamo a dormire soddisfatti ed impazienti la giornata di domani dove ci attenderanno tante altre visite a luoghi stupendi e incontri con animali mai visti prima dal vivo.
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